Percorsi A/R

Percorsi A/R

 

 

 

 

 

 

 

Escursioni con andata e ritorno sullo stesso itinerario. Percorsi che sono indirizzati a chiunque su sentieri ben tracciati e segnalati. Un modo per conoscere, senza difficoltà, l’ambiente dell’alta montagna.

Percorso A: Rifugio-Testa Nera-Punta Valletta

Itinerario indicato a tutti gli appassionati di montagna. Facile percorso su cresta con traccia di sentiero ben visibile e segnalata.

Dal rifugio (2516 m) risalire il tracciato 102 sino al Col di Chamolé (2641 m). Da questo panoramico passaggio, volgere a sinistra e seguire la traccia 19° che dopo alcuni tornanti e facili risalti roccioosi, arriva in vetta alla Testa Nera (2820 m) sino qui 1,15 ore. Seguire il sentiero che super l’ampia conca erbosa e conduce alla cresta che sale alla Punta Valletta.

Prima larga e di facile percorso raggiunge la cima dal Mont Belleface (2969 m) dove il tracciato inizia e risalire la cresta più esposta. Il tracciato sempre ben segnalato passa tra grandi blocchi di roccia in un ambiente morenico, dove il panorama spazia a 360°. Continuare prestando attenzione agli ometti e ai segni di vernice e facilmente raggiungere il segnale della vetta (3089 m) 2,30 ore circa dal rifugio. Per il rientro al rifugio calcolare circa 1,45 ore.

Percorso B: Rifugio-Col Garin-Lago Garin

Dal rifugio (2516 m) seguire il sentiero 102 -14 che passa sulla sponda sinistra del lago sino a seguire la riva del torrentello che lo alimenta. Continuare sino a superare un primo, me breve, tratto più ripido che raggiunge la deviazione con il sentiero TVC-18. Seguire quest’ultimo che contratto pianeggiante, percorre uno splendido valloncello erboso, dove sono ancora visibili i ruderi di un antico pascolo alpino. Continuando si raggiunge la base della grande morena che precipita dalle pendici della Punta du Valaisan. Qui la traccia si sposta a destra e sempre ben segnalata, oltrepassa il torrentello Da qui inizia il tratto morenico in direzione del Col Garin ormai ben visibile. Seguendo le indicazioni, continuare sul percorso sino a superare il più ripido pendio finale con numerosi tornanti su pietrisco un poco instabile e raggiungere il Col Garin (2815 m) 1,30 circa dal rifugio.  Dal colle seguire il sentiero 2 su stretti tornati e raggiungere il bivacco Nebbia (2741 m). Propri nelle vicinanze della costruzione sale a sinistra il sentiero che in circa 30 minuti conduce sulla sponda del lago Garin (2854 m) 2,30 ore circa dal rifugio. Luogo magico e solitario posto ai piedi tetra piramide della Punta Garin. Ampi panorami sul gruppo del Gran Paradiso. Qui non è difficile osservare camosci o stambecchi che pascolano sui ripidi pendii erbosi che circondano la conca. Per il rientro al rifugio calcolare circa 1,30 ore.    
 

Percorso C: Rifugio-Col d’Arbolle-Col Laures

Percorso indicato a tutti ma un po’ più lungo che si snoda dapprima su dossi erbosi delle pratrie alpine verso il Monte Emilius, ed infine in ambienti morenici di alta montagna.

Dal rifugio (2516 m) seguire il sentiero 102 -14 che passa sulla sponda sinistra del lago sino a seguire la riva del torrentello che lo alimenta. Continuare sino a superare un primo, me breve, tratto più ripido che raggiunge la deviazione con il sentiero TVC-18. Salire a sinistra restando sul tracciato 102-14 e dopo una traversata in leggera salita, superare due ruscelli. Continuare sul sentiero ben tracciato e salire sul primo grande dosso erboso. Da qui con alcuni saliscendi si arriva al Lago Gelato (2957 m) 1,15 ore circa dal rifugio. Imponente la mole del Monte Emilius che domina lo specchio d’acqua di color blu intenso. Continuare sul tracciato sempre ben segnato e superare un tratto più ripido della morena che conduce sul largo dosso di sassi. Continuare sino a raggiungere la deviazione e seguire a destra la traccia 102. Da qui la nostra prima meta è ben visibile. Seguire la traccia che traversa tutto il pendio morenico sino a raggiungere i brevi tornanti che conducono al Col d’Arbolle (3154 m) 2,45 ore dal rifugio. Questa traversata su terreno morenico potrebbe presentarsi coperta di neve ghiacciata, soprattutto ad inizio stagione. Per superarla potrebbero essere utili dei ramponi.

Percorso D: Rifugio-Becca di Nona

Classico percorso escursionistico per raggiungere la panoramica cima della Becca di Nona che dai sui 3141 metri, svetta sulla città di Aosta. Spettacolare il panorama a 360° dalla vetta sull’intero arco alpino della regione.

Dal rifugio (2516 m) scendere brevemente sino ad incontrare sulla destra il sentiero 14. Seguirlo sino a reperire il canale di erba e pietre che scende nel vallone di Comboé. Questo tratto è facilitato con alcune corde e con alcuni pioli metallici, restando pur sempre ben tracciato e segnalato. Dopo una lunga diagonale verso sinistra si perviene ai pascoli della parte alta del vallone. Continuare sino a raggiungere il primo grande pianoro. Proprio qui sulla destra, diparte il sentiero 16. Prestare bene attenzione nell’individuazione del bivio. Seguire a destra il sentiero che dopo un breve tratto ripido, compie una lunga traversata a mezza costa e raggiunge, passando tra boschi di conifere, il valloncello che scende dal Col Carrel, poco a valle degli antichi ruderi di Plan Vallèe (2376 m). Continuare sul tracciato che inizia a compiere ampi tornanti per risalire le pendici erbose della becca. Ritornati sul canale principale, si dovrà superare una zona di frana, sempre ben segnalata per raggiungere un caratteristico blocco roccioso denominato “Le Grand Scez”. Risalire ancora sino ad incontrare il bivio con il sentiero 16A per il col Carrel. Salire a sinistra la traccia del sentiero 16. Seguirla con una breve traversata, dopodiché, inizia a salire con numerosi tornanti il ripido pendio erboso del versante, sino a raggiungere la cresta che seguita ancora per alcuni minuti, porta alla grande Statua della Madonna (3141 m)  3,30 ore dal rifugio. Per la discesa seguendo il sentiero che scende sulla cresta sud, si può optare per una visita al Col Carrel (2912 m) dove è posizionato il bivacco Federigo Zullo. Da qui per il rientro scendere a destra il tracciato 16A che si ricongiunge, a quello percorso in salita. Per il rientro al rifugio calcolare circa 2,30 ore. Si può invece, rientrare a Pila attraverso il sentiero che da Comboé risale al Col Plan Fenètre ed infine scende a Pila.